COLAPESCE in concerto
www.myspace.com/colapesce
dalle h.24 ALTA FEDELTA' Top 5
Botteghino per concerto euro 10
dalle ore 24 per ALTA FEDELTA' ingresso euro 7.
In lista dalle ore 24 entro le ore 1 euro 7
incluso drink.
per liste rid. w/drink:
info@eyo.it
POSTI LIMITATI
c/o circuito Box Office Sicilia; info tel 095
7225340 e su
www.ctbox.it euro 10 .
Biglietti in prevendite anche presso Rock 86 .
Via Sangiuliano n 156 Catania
Lorenzo Urciullo non ama stare con le mani in
mano: dopo un disco in inglese a nome
Albanopower, un progetto ambizioso come
Albanopumpkins (tributo italiano a “Mellon
Collie & The Infinite Sadness”, il capolavoro
degli Smashing Pumpkins, che ha avuto una
discreta rilevanza internazionale, ricevendo
anche l'apprezzamento di Billy Corgan) e il duo
Santiago che con Alessandro Raina degli Amor Fou
ha percorso in lungo e in largo l'Italia durante
tutto il 2011, è arrivato il momento di
Colapesce.
Il nome scelto per il progetto è un piccolo
attestato di sicilianità. Colapesce è infatti il
nome del protagonista di una nota leggenda
popolare di cui esistono molteplici versioni
(sia orali che codificate, come quella raccolta
da Italo Calvino per Fiabe Italiane).
Anticipato da un EP pubblicato a maggio 2010
solo in digitale e poi ristampato a grandissima
richiesta, “Un meraviglioso declino” sta facendo
gridare al miracolo la critica e il pubblico.
Ovunque si parla della rinascita di un nuovo
cantautorato italiano figlio della tradizione ma
che non si pone limiti e prova a guardare a
quello che succede lontano dai nostri confini.
Agli anni '70 riveduti e corretti da Wilco, John
Grant e Fleet Foxes, giusto per fare un po' di
nomi.
Registrato con strumenti e macchine vintage in
diversi studi di registrazione italiani come il
Posada Negro di Studios di Roy Paci, Le Officine
Meccaniche a Milano, il Vertigo Studio di
Siracusa e l'Alpha Dept di Bologna, “Un
meraviglioso declino” vede la partecipazione di
numerosi ospiti: il sodale Alessandro Raina,
Sara Mazo (ex voce degli Scisma), Andrea Suriani
dei My Awesome Mixtape, i cori di Lucia Manca e
Grazia Negro, i fiati suonati da Mirko Onofri
della Brunori Sas e quelli arrangiati e suonati
da Roy Paci, autore anche delle orchestrazioni.
Della produzione si è occupato Giacomo Fiorenza,
recentemente premiato come miglior produttore
artistico del 2011, già dietro la console per
Paolo Benvegnù, Offlaga Disco Pax, Moltheni e I
Cani (tra gli altri).
Un lavoro ambizioso e collettivo, che proprio
dal vivo trova la sua forma più compiuta grazie
a una band di cinque elementi che irrobustisce
il suono e offre una dimensione diversa rispetto
a quella del disco, con scalette che variano di
serata in serata, cover e altre sorprese
assortite.
Un progetto solista che non è solista.
Una sorpresa che è anche una conferma.