Provocatori e dissacranti, gli
Skiantos sono stati tra i fondatori del genere "rock
demenziale" in Italia. E, insieme ai Gaznevada, rappresentano
l'unico prodotto originale della prima ondata del punk nostrano.
Guidati dal cantante Roberto "Freak" Antoni, gli Skiantos
incidono la loro prima cassetta nel 1977 per la Harpo's Bazaar,
dal titolo Inascoltable. Disco sperimentale ed
assolutamente rivoluzionario, contiene in nuce tutto ciò che
caratterizzerà il gruppo nei dischi successivi: testi
assolutamente nonsense elementari e intrisi di gergo giovanile,
con una spruzzata di punk, rock anni 60-70, canzone italiana e
blues. Oltre a sfidare la politica e il modello tradizionale di
musica, la band propone concerti assurdi, dove i membri del gruppo
si presentano talvolta vestiti con impermeabili e scolapasta in
testa, altre volte in abiti eleganti che verranno poi sporcati dal
lancio di oggetti e sostanze varie dalla platea. In questo senso,
le esibizioni degli Skiantos sono una sfida al pubblico e un
ribaltamento del rapporto star-pubblico, che viene spesso
insultato e provocato, con tanto di lancio di ortaggi verso gli
spettatori (poi prontamente rilanciati dagli stessi sul palco).
Veri e propri eredi degli Skiantos sono considerati Elio e le
storie tese, il cui esordio su disco è datato 1989. Più
inclini a testi incentrati sul sesso e sulle volgarità, più
raffinati musicalmente e demenziali in un modo totalmente diverso
da come lo intendevano gli Skiantos, devono senz'altro molto (il
nome in primis) alla band bolognese.
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